Un cuoco con giacca bianca e un altro cuoco, in secondo piano, con giacca bianca e grembiule scuro. Non si vedono i volti.
    FOCUS

    Chi si può definire chef?

    di Impronta

    Nel mondo della ristorazione, la parola chef viene spesso utilizzata in modo improprio, generando confusione tra ruoli e competenze. Ma chi può davvero definirsi chef? Scopriamo insieme l'origine di questa parola e le differenze fondamentali tra cuoco e chef, per fare chiarezza su una questione che riguarda da vicino il mondo professionale della cucina.

    Significato e origine della parola chef

    La parola chef è francese e letteralmente significa capo o capitano.
    Il termine ha radici antiche: proviene dal latino caput, che significa testa, capo, persona o inizio, a seconda del contesto.

    Nella lingua francese questo termine è utilizzato in diversi ambiti per definire il responsabile o capo di un gruppo o di una organizzazione (per esempio chef de projet -> responsabile di progetto oppure chef de famille -> capofamiglia).

    Si usa inoltre, in contesti generici, per parlare di una persona leader o responsabile in senso assoluto (per esempio elle a toutes les qualités d'un chef ovvero lei ha tutte le caratteristiche di una leader).

    Rimanendo sempre in Francia ma spostandosi nell’ambito ristorativo, il termine chef è usato raramente da solo. Quando ciò accade, di fatto si effettua una abbreviazione del termine chef de cuisine ovvero capo della cucina.
    Più spesso si usa invece la parola per riferirsi al responsabile di un reparto, specificando il reparto stesso nel termine.

    Ecco alcuni esempi:

    • Chef Poissonier, cuoco o cuoca responsabile della della preparazione e della cottura di tutti i piatti a base di pesce, crostacei e molluschi;
    • Chef Rôtisseur, cuoco o cuoca responsabile delle cotture al forno, alla griglia e allo spiedo, preparando arrosti, carni e pollame;
    • Chef Entremetier, cuoco o cuoca responsabile di primi piatti, contorni a base di verdure, zuppe, minestre e piatti a base di uova;
    • Chef Pâtissier, pasticcere responsabile della preparazione di tutti i prodotti di pasticceria, inclusi dolci, torte, dessert e pane;
    • Chef de Rang, cameriere responsabile di una zona della sala, ovvero di un certo numero di tavoli.

    Il famoso Auguste Escoffier, considerato il padre della cucina moderna, codificò nel XIX secolo l'organizzazione gerarchica della cucina professionale, definendo chiaramente i ruoli e le responsabilità di ciascuna figura. È stato lui a introdurre il concetto di gerarchia piramidale (ricalcando il modello dell’esercito) per il quale ogni reparto, composto da più persone, ha un suo responsabile. Tutti i responsabili, a loro volta, hanno un responsabile che li gestisce e li coordina, fino ad arrivare allo chef de cuisine che gestisce tutti.

    La parola chef è quindi intrinsecamente legata al concetto di leadership, organizzazione e responsabilità gestionale, non semplicemente alla capacità di cucinare.

    Nella lingua italiana, oggi, questa parola è entrata nel linguaggio comune senza alcuna traduzione e, spesso, senza conoscerne il significato. Quello che accade di conseguenza è che molto spesso il termine chef viene utilizzato per definire genericamente una persona che cucina, anche a livello amatoriale. Questo è un errore poiché si sta nominando quella persona capo… Senza specificare di cosa!

    Ma c’è diversità tra chi cucina e chi è chef…

    La differenza fondamentale: cuoco vs chef

    Comprendere la distinzione tra cuoco e chef è essenziale per utilizzare correttamente questi termini.

    Cuoco è il mestiere

    Il cuoco è colui che pratica l'arte culinaria, che sa preparare i piatti, conosce le tecniche di cottura e ha competenze gastronomiche. È la professione di base, il fondamento su cui si costruisce una carriera nella ristorazione.

    Chef è il ruolo

    Lo chef è colui che coordina, dirige e organizza una cucina. Non è detto che sia necessariamente il cuoco più bravo, ma è certamente quello che ha la responsabilità gestionale, che prende le decisioni sul menù, coordina il personale e risponde dei risultati. In un ristorante c'è un solo chef (chef de cuisine) e diversi cuochi.

    Gerarchia e responsabilità

    Un cuoco può diventare chef acquisendo competenze di leadership, gestione del personale e organizzazione. Viceversa, uno chef che non cucina più attivamente rimane comunque responsabile dell'intera operazione culinaria.

    Competenze diverse

    Il cuoco deve eccellere nelle tecniche culinarie, lo chef deve possedere anche competenze manageriali, creative e organizzative.

    Contesto

    Il cuoco è tale sempre, poiché le competenze che acquisisce nello svolgere il mestiere sono sue, a qualsiasi punto della sua carriera si trovi. Lo chef è un ruolo che si può assumere anche in occasioni saltuarie, ovvero in quei momenti dove, se ne si hanno le capacità, si gestiscono persone, materie prime e preparazioni. Anche se può sembrare un paradosso, un cuoco o una cuoca possono essere chef in un determinato contesto, e “semplici” cuochi in un altro contesto dove la gestione è affidata a un altro o altra collega. 

    L'importanza di tornare alla parola cuoco e cuoca

    Negli ultimi anni si è assistito a un uso inflazionato della parola chef, spesso utilizzata impropriamente. È importante riappropriarsi del termine cuoco e cuoca nei contesti adeguati:

    • onestà professionale: quando qualcuno chiede "che mestiere fai?", la risposta più corretta è "il cuoco", non "lo chef", a meno che non si abbia effettivamente, in quel momento, un ruolo di leadership in cucina;
    • rispetto e dignità: la parola cuoco ha una dignità propria e rappresenta una professione antica e rispettabile, che non ha bisogno di essere "elevata" con termini impropri; i cuochi sono il motore dei ristoranti, lo chef è il pilota: entrambi sono fondamentali perché la macchina arrivi a destinazione;
    • chiarezza comunicativa: utilizzare il termine corretto aiuta a comunicare chiaramente le proprie competenze e il proprio ruolo professionale;
    • tradizione culinaria: in Italia e nel mondo, la tradizione culinaria è ricca di grandi cuochi e cuoche che hanno fatto la storia della gastronomia, senza necessariamente essere stati chef.

    Come utilizzare il termine chef

    Facciamo alcuni esempi pratici:

    Utilizzi corretti

    • "Lo chef del ristorante ha creato un nuovo menù" (colui che ha ruolo di leadership ha svolto una delle sue mansioni)
    • "Top Chef" (programma televisivo a cui partecipano chef di ristoranti, ovvero responsabili di un team di cucina)
    • Chef a domicilio, Personal Chef, Private Chef (un cuoco o una cuoca che si occupano di gestire autonomamente l'intera operazione di ristorazione a domicilio; lo sapevi che sono figure professionali diverse tra loro?)

    Utilizzi impropri

    • "MasterChef" (i concorrenti sono aspiranti cuochi, non chef)
    • "Sono uno chef" quando si cucina solo per hobby, in quel caso si è cuochi amatoriali
    • "Chef" per indicare genericamente chi cucina professionalmente senza ruolo di leadership

    Il ruolo dello chef nell'alta ristorazione a domicilio

    Nel contesto dell'alta ristorazione a domicilio, la figura professionale può legittimamente definirsi "chef" perché ha:

    • gestione autonoma, coordina l'intero processo, dalla progettazione del menù alla realizzazione finale;
    • responsabilità totale, di ogni aspetto dell'esperienza gastronomica;
    • leadership, dirige eventuali collaboratori e gestisce le relazioni con i clienti;
    • creatività gestionale, non si limita a cucinare, ma progetta esperienze culinarie complete.

    Impronta si distingue per la professionalità dei suoi chef e founder, Gabriel e Valeria, che non sono semplici cuochi ma veri leader gastronomici capaci di coordinare ogni aspetto dell'esperienza culinaria, dall'ideazione del menù personalizzato fino al servizio impeccabile. Tutto questo è Alta Cucina a Casa Tua.

    Per concludere…

    La distinzione tra cuoco e chef non è una questione di prestigio, ma di chiarezza professionale e rispetto per le diverse competenze che caratterizzano il mondo della ristorazione. Utilizzare correttamente questi termini significa onorare sia la tradizione culinaria che le moderne esigenze organizzative del settore.

    Ogni grande chef è stato prima un bravo cuoco, e ogni bravo cuoco può aspirare a diventare chef sviluppando competenze di leadership e gestione. L'importante è riconoscere il valore di entrambi i ruoli e utilizzare la terminologia appropriata.

    Sei pronto a scoprire cosa significa avere un vero chef a domicilio che coordina ogni dettaglio della tua esperienza gastronomica?

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